Naspi e precari della scuola

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Naspi per insegnanti precari, come funziona?

Anche i docenti precari che abbiano perso il lavoro per ingiusta causa potranno presentare domanda all’Inps. Ecco cosa serve perché venga accettata

Tutti gli insegnanti, anche i molti precari che esistono in Italia, hanno il diritto di richiedere il pagamento della Naspi, ossia l’indennità di disoccupazione prevista dallo Stato per chi rimane senza lavoro, a patto che rispettino i requisiti previsti

In generale la Naspi è destinata a tutti i lavoratori che abbiano perso l’occupazione non per colpa loro oppure si siano allontanati dal loro lavoro per giusta causa.

Perché la richiesta sia accettata però è necessario che il richiedente sia in stato di disoccupazione, abbia almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi 4 anni precedenti il periodo di disoccupazione e almeno 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione. Tutti criteri che anche gli insegnanti precari dovranno rispettare.

E allora come fare per richiedere la Naspi ?

Sicuramente bisogna essere in regola con i requisiti sopra citati, ma c’è una casistica precisa che allarga il campo dei possibili richiedenti. Infatti si potrà presentare domanda anche in caso di dimissioni per giusta causa, cioè dimissioni motivate dall’aver subito molestie sessuali nei luoghi di lavoro, dall’aver subito ‘mobbing, dalle modificazioni peggiorative delle mansioni lavorative oppure ancora dal mancato pagamento della retribuzione prevista.

E ancora, dallo spostamento del lavoratore da una sede a un’altra senza che sussistano come previsto dall’articolo 2103 del codice civile le ‘comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive’ e infine variazioni delle condizioni di lavoro a seguito di cessione dell’azienda ad altre persone (poco importa che siano fisiche o giuridiche), come previsto dall’articolo 2112 comma 4 del codice civile.

La domanda va presentata all’INPS per via telematica ed è quindi necessario il PIN dispositivo, entro il termine di 68 giorni decorrenti dalla cessazione del rapporto di lavoro, pena la decadenza. Quindi chi vuole presentarla dovrà passare da un Centro per l’impiego dichiarando ufficialmente la propria disponibilità al lavoro, condizione fondamentale perché venga riconosciuta la Naspi 2016.

Successivamente bisogna accedere al portale Inps per procedere con l’inoltro della domanda. Sula pagina web, selezionando l’opzione ‘Servizi per il cittadino’ e successivamente la voce ‘Domande per prestazioni a sostegno del reddito’ si deve quindi scegliere ‘Naspi’ , poi ‘Indennità di NASpI’ , e infine ‘Invio domanda’.

Quando si compilano i dati, sarà necessario dichiarare i motivi di cessazione del contratto, il possesso dei requisiti, il titolo di studio e la professione scrivendo ‘insegnante’ all’interno del campo ‘qualifica’.

Una volta inoltrata la domanda, verrà esaminata dagli operatori Inps e se è tutto in ordine verrà effettuato il pagamento sul conto corrente segnalato dal richiedente. E non spaventatevi se i soldi non arrivano subito, perché comunque l’Inps è obbligato a versare anche gli arretrati.