ANPAL, dal 6 luglio la nuova Agenzia per il lavoro sarà attiva
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto firmato dal Presidente della Repubblica nasce ANPAL, la nuova Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro. Ecco come funziona
Quella dell’ANPAL (sta per Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro) è una sigla che d’ora in poi tutti dovranno tenere bene a mente perché sulla Gazzetta Ufficiale è stato ufficialmente pubblicato il decreto n. 108 del Presidente della Repubblica del 26 maggio 2016 che regola la sua attività e il funzionamento
L’ANPAL, istituita dal Ministero del Lavoro con un decreto nel settembre 2015, è una delle riforme previste nell’ambito del Jobs Act, e dal prossimo 6 luglio comincerà la sua attività autonoma ponendosi l’obiettivo di dare un senso nuovo e attuale alla parola ‘collocamento’, grazie a politiche mirate anzitutto alla riduzione dei tempi di reimpiego dei lavoratori rimasti disoccupati.
Quindi l’Ente avrà come compito specifico quello di mettere in pratica le politiche attive e di individuare i livelli essenziali delle prestazioni da erogare in tutto il territorio nazionale. In concreto significa coordinare la rete dei servizi per le politiche attive del lavoro, realizzando fattivamente le linee di indirizzo triennali e ricercando gli obiettivi annuali in materia di politiche attive.
Statuto dell’ANPAL
Secondo lo statuto (composto da 16 articoli), l’ANPAL ha personalità giuridica di diritto pubblico, possiede autonomia regolamentare, organizzativa, amministrativa, contabile e di bilancio ed è comunque sottoposta alla vigilanza del Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
Al Consiglio di amministrazione spetterà approvare il piano annuale di azione per le politiche attive, determinare gli obiettivi annuali di Italia Lavoro, deliberare i piani d’impiego delle risorse finanziarie disponibili operando le scelte strategiche, provvedere al coordinamento della gestione dell’Assicurazione Sociale per l’Impiego, dei servizi per il lavoro, del collocamento dei disabili oltre che delle politiche di attivazione dei lavoratori disoccupati, definire gli standard di servizio in relazione alle misure e determinare le modalità operative oltre all’ammontare dell’assegno di ricollocazione.
Inoltre toccherà all’ANPAL attuare la specificazione dei livelli essenziali delle prestazioni, anche instaurando apposite convenzioni con le Regioni e le Province autonome e coordinare le azioni programmate in materia di politiche attive al fine di ridurre i tempi di disoccupazione.
I suoi organi sono il presidente, il consiglio di amministrazione, il consiglio di vigilanza e il collegio dei revisori che rimarranno in carica tre anni, rinnovabili per una sola volta.