Badanti e domestici, cosa spetta a Pasqua

Colf e badanti: le scadenza di Pasqua e Pasquetta (lunedì dell’Angelo)

Stiamo attraversando un periodo di trambusto, dal punto di vista burocratico ed ordinamentale ultimamente. Ecco quindi che tra bonus, sussidi ed indennizzi, i datori di lavoro di colf e badanti (ma anche baby-sitter) saranno interessati da importanti scadenze.

Non solo dovranno conteggiare certificazioni della retribuzione, ma anche feste di Pasqua e tanto altro ancora per stabilire come pagare i collaboratori domestici.

Non a caso, l’Associazione che unisce i datori di lavoro, ha spiegato nel dettaglio come si evolveranno le cose in questi giorni. Entro aprile, chi ha assunto badanti, colf e baby-sitter, pur non essendo sostituto di imposta, dovrà presentare una dichiarazione attestante l’importo totale delle somme versate nell’anno precedente.

Tale documento sarà utile ai lavoratori durante la dichiarazione dei redditi. Questa dichiarazione fungerà in un certo senso da certificazione unica.

E a proposito di scadenze, il 10 aprile sarà l’ultimo giorno per effettuare il versamento trimestrale dei contributi previdenziali INPS, per tutte le attività lavorative erogate da Gennaio a Marzo 2021.

Sempre in data 10 aprile, andranno versati anche i contributi di assistenza del contratto CASSACOLF, con codice F2. A partire dal 1 gennaio 2021 infatti, è entrata in vigore la nuova tariffa di 6 centesimi per ogni ora lavorata, di cui 2 centesimi sono a carico del lavoratore.

Questo almeno è quanto stabilito dal nuovo CCNL de settore (che ha subito le recenti modifiche in data 8 settembre 2020). Inoltre dal mese di febbraio sono altresì subentrate altre novità circa le modalità di pagamento.

Non funziona più il sistema online tramite la convenzione reti amiche che è stato sostituito da pagoPA (pagamento online pagoPA e avviso di pagamento pagoPA).

Per quel che concerne le feste che sono cadute nel mese di aprile, il contratto nazionale per colf e badanti ha riconosciuto sia il lunedì di Pasquetta che il 25 Aprile, quale giornata di anniversario della Liberazione.

Qualora in questi due giorni il badante dovesse essere chiamato a lavorare, andrà ad incassare una maggiorazione ulteriore del 60% sullo stipendio.

In caso contrario, il collaboratore domestico dovrà osservare un completo riposo, fermo restando l’obbligo di corrispondergli la normale retribuzione: ai lavoratori assunti ad ore spetterà 1/6 dell’orario settimanale indipendentemente dal fatto che in tali giornate fosse prevista o meno la prestazione.

Questo vuol dire che i collaboratori domestici che vivono con le famiglie datrici, avranno diritto a recuperare il mancato giorno di riposo in un’altra giornata. In alternativa, gli spetterà un pagamento di 1/26 della retribuzione complessiva di fatto. Nella domenica di Pasqua, dovrà essere solo osservato un giorno di riposo ma non rientra tra le festività retribuite.