La Dis-Coll sparisce? Il governo si rimangia tutto
Nel giro di poche ore l’indennità di disoccupazione per i collaboratori continuativi o a progetto che perdono il lavoro è stata prima cancellata per rientrare poi nel Decreto ‘Milleproroghe’
La Dis-Coll, l’indennità di disoccupazione per tutti quelli che non hanno un contratto a tempo determinato o indeterminato ma soltanto a collaborazione, è salva almeno per quest’anno anche se in realtà fino a queste mattina (10 febbraio) sembrava che tutto dovesse essere accantonato per la mancanza di copertura finanziaria.
Invece dopo le vibranti proteste dei sindacati, ma anche di molti parlamentari, nel giro di poche ore è arrivato il contrordine e tutto è rientrato. L’annuncio è arrivati direttamente da Giuliano Poletti, ministro del Lavoro anche nel governo Renzi, che ha annunciato la redazione di una disposizione, da inserire nel Decreto ‘Milleproroghe’ che possa garantire la continuità dell’erogazione di questa indennità per coloro che perdono il lavoro.
La cifra complessiva dovrebbe aggirarsi attorno ai 54 milioni, a fronte dei 24 milioni che erano stati stanziati dalla legge di Stabilità 2016 e serviranno serviti per terminare di pagare le indennità di disoccupazione già maturate lo scorso anno.
L’indennità complessivamente riguarda circa 300.000 lavoratori (divisi tra Co.co.co e Co.co.pro) e senza il rinnovo della copertura sarebbero rimasti senza copertura sia in caso di licenziamento che in caso di scadenza per un contratto a termine che non sia anche soltanto momentaneamente prorogato.
Tutto era partito nel 2014 con l’introduzione in via sperimentale della Dis-Coll per i collaboratori continuati e coordinativi privi di partita Iva e iscritti alla gestione separata dell’Inps, sempre che avessero almeno tre mesi di contribuzione a partire dall’anno solare precedente alla perdita del lavoro. Già nei giorni scorsi era stato presentato un emendamento proprio al ‘Milleproroghe’ con la senatrice del Pd Annamaria Parente, che proponeva una soluzione temporanea di copertura simile a quella che è stata poi effettivamente decisa, ma era stato ritirato nelle ore scorse perché mancava il sostegno del Governo.
Non appena so è sparsa la voce del mancato rinnovo, i sindacati sono insorti: “La Dis-Coll viene elargita a circa cinquantamila lavoratori – ha commentato Claudio Treves, segretario nazionale del Nidil (il sindacato Cgil che si occupa dei precari) – che rimarranno privi di qualunque copertura perché anche se venisse inserita nel disegno di legge sul lavoro autonomo, lì si prevede solo una delega al governo e quindi bisognerebbe ancora aspettare che il governo intervenga con i decreti delegati”. Invece il provvedimento, almeno per il 2017, è salvo.
[contact-form-7 id=”19″ title=”Modulo di contatto 1″]