Naspi e Dis-Coll: 2 mensilità in più

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Doppia mensilità su Naspi e Dis-Coll: tutte le novità e a chi spetta

Dopo le enormi difficoltà avute in termini di erogazioni di indennità per l’emergenza covid, l’inps annuncia una ulteriore novità.

Non solo sarà elargita una proroga per chi non ha ricevuto alcuna indennità, ma l’ente intende anche procedere d’ufficio, il che vuol dire che non serve fare domanda.

Tutti i disoccupati dunque che non hanno potuto beneficiare di altre forme di aiuto durante la quarantena, avranno diritto a ricevere due mensilità in più di Naspi o di Dis-Coll.

La proroga dei trattamenti scaduti tra il 1° marzo ed il 30 aprile scorsi, per un importo pari all’ultima mensilità, è stata fortemente voluta dall’Inps.

Questo vuol dire che come anticipato, la proposta è d’ufficio e non sarà necessario presentare domanda. L’ente stesso ha fatto saper ciò attraverso una circolare pubblicata in questi giorni.

Il contenuto della circolare

All’interno della circolare dell’Inps si precisa, dunque, che è possibile avere accesso a questa proroga Naspi o anche Dis-Coll solo se il soggetto interessato non abbia percepito altri tipi di indennità Covid-19, disposte con i decreti Cura Italia e Rilancio.

Questo requisito è fondamentale, e si collega soprattutto al caso dei trattamenti previsti a favore di liberi professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa e ai lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’Ago.

La qual cosa vuole dire che non saranno interessati da proroga:

  • i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali,
  • i lavoratori del settore agricolo e quelli dello spettacolo
  • i lavoratori domestici e i lavoratori sportivi, che già percepiscono le indennità rispettivamente di 500 euro e di 600 euro contenute nel decreto Rilancio.

Bisogna infine ricordare che non ha diritto al beneficio nemmeno il lavoratore, che ha goduto della Naspi in forma anticipata per iniziative di autoimprenditorialità (nel caso in cui il termine di spettanza casa tra il 1° marzo 2020 e il 30 aprile 2020).

L’Inps fa sapere che saranno molti ferrei i controlli a riguardo.

Circa altri tipi di regole, in questo caso valgono le stesse che di norma vengono applicate nella normalità.

Questo vuol dire che la Naspi non può essere erogata per chi ha trovato una nuova occupazione per almeno sei mesi. Per la Dis-Coll, viene congelata in caso di rioccupazione fino a cinque giorni.

Il caso dei lavoratori agricoli

Una parentesi aperta e chiusa vale per i lavoratori agricoli completamente sospesi dalla prestazione lavorativa che percepiscono Naspi e Dis-Coll e reddito di cittadinanza.

Questi ultimi hanno la possibilità di firmare contratti a termine non superiori a 30 giorni, rinnovabili per ulteriori 30 giorni.

Più nello specifico, l’ente previdenziale mette in evidenza che questi lavoratori non saranno interessati da misure di sospensione, abbattimento e decadenza ordinariamente previste.

Questo a patto che i contratti non vadano oltre i 2 mila euro per il 2020 e la durata di 30 giorni, calcolati sulla base delle giornate di effettivo lavoro e non la durata in sé del contratto.

Nel caso in cui tali limiti non dovessero essere rispettati i lavoratori beneficiari di Naspi e Dis-Coll devono inviare una dichiarazione all’Inps contenente il reddito annuo previsto entro un mese dall’inizio dell’attività.

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