Bonus inflazione da 150 euro nel decreto Aiuti ter
Ancora bonus: questa sempre essere stata la misura prediletta dal Governo per cercare di contrastare il tasso di inflazione che, arrivato alle stelle, pesa sulle famiglie e si cumula con un aumento generalizzato di bollette della luce e del gas.
Di conseguenza, è in arrivo un ulteriore bonus del valore di 150 euro, e comunque riconosciuto solo alle persone che hanno un reddito fino a 20mila euro lordi all’anno. Si chiama bonus anti-inflazione ed è una delle misure dell’esecutivo prevista dal Decreto Aiuti Ter varato di recente dal consiglio dei ministri.
Scopo del bonus anti-inflazione, che ha una platea limitata alle persone a basso reddito, è quello di cercare di risollevare le famiglie che fanno fronte alla situazione economica che, dopo le sanzioni alla Russia e gli extra profitti delle compagnie energetiche sull’energia, sta danneggiando pesantemente il tessuto economico italiano.
Il Decreto citato ha come scopo, innanzitutto, quello di rinnovare gli sconti fiscali sull’acquisto di gas e energia elettrica dalle imprese. Secondariamente, appunto, il Decreto introduce il bonus anti-inflazione, che ora vediamo meglio nel dettaglio.
Cerchiamo quindi di capire cosa è il bonus anti-inflazione, a che cosa serve, chi lo può ottenere, quali sono i requisiti e come si chiede.
Cosa è il bonus anti-inflazione e a chi è rivolto
Il bonus anti-inflazione è una misura prevista dall’esecutivo con l’obbiettivo di aiutare le famiglie a reddito basso.
Fra i numerosissimi bonus subentrati nell’ultimo anno, questo è la replica di uno previsto nel primo Decreto Aiuti, che però era di 200 euro e rivolto alle persone con tetto di reddito massimo 35mila euro.
Ora il bonus anti-inflazione si abbassa di 50 euro ed inoltre taglia fuori una considerevole fetta di famiglie, abbassando appunto nettamente il limite reddituale a 20mila euro l’anno.
Il bonus anti-inflazione è una misura una tantum, che quindi verrà erogata solo una volta, e che viene rivolta a lavoratori, disoccupati con trattamento di disoccupazione, autonomi e dipendenti e pensionati, e anche percettori del reddito di cittadinanza.
Il bonus anti-inflazione spetta anche a lavoratori domestici, titolari di ammortizzatori sociali e via dicendo; spetta anche a stagionali, lavoratori dello spettacolo e dottorandi di ricerca (queste ultime categorie citate però devono fare domanda a INPS).
Si tratta di un bonus esentasse (arriverà quindi direttamente sul conto corrente dei cittadini e non viene tassato come reddito). Inoltre non è pignorabile, non fa reddito.
Cosa succede se all’interno della famiglia ci siano due o più lavoratori con reddito inferiore a 20mila euro lordi?
In questo caso entrambi riceveranno il bonus anti-inflazione, e lo stesso vale se nella famiglia ci sono più pensionati con i requisiti.
Questo vale, tranne nel caso in cui si percepisca il reddito di cittadinanza: in questo caso, si riceve solo 150 euro a famiglia.
Sarà sempre l’INPS a controllare che il bonus anti-inflazione sia sempre e solo uno anche quando i datori di lavoro sono più di uno.
Quando verrà erogato il bonus anti-inflazione?
Il bonus anti-inflazione come già detto arriverà direttamente sui conti correnti dei cittadini interessati nel mese di novembre assieme allo stipendio previa dichiarazione del lavoratore di non percepire dei bonus o misure che non siano compatibili con il bonus anti-inflazione.
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