Differenze tra sindacato patronato e CAF
Chiunque abbia necessità di essere aiutato in qualche pratica legata ai rapporti di lavoro, fiscali e alle pensioni, può rivolgersi a degli enti. Stiamo parlando di CAF, patronati e sindacati.
I tre termini vengono usati spesso come sinonimi, ma in realtà si differenziano per contenuto e portata. Vediamo queste differenze.
Il sindacato
Cos’è il sindacato ? E’ un’associazione disciplinata dal codice civile a cui possono aderire tutti i lavoratori appartenenti a determinati comparti aziendali. Il loro ruolo è di rappresentare e difendere i diritti dei lavoratori.
In pratica queste associazioni partecipano ai tavoli di discussione in materia di contratti collettivi di lavoro (ovvero quelli intercorrenti tra datore e dipendenti) al fine di salvaguardare i diritti dei lavoratori.
Il sindacato deve quindi essere attivo nella vita lavorativa dei suoi iscritti proprio per supportare i lavoratori stessi.
Se un lavoratore si ritrova al centro di una lite o di una controversia con il datore di lavoro, può dunque rivolgersi al sindacato.
Quest’ultimo controlla e verifica tutta la documentazione concernente il rapporto di lavoro e consiglia il dipendente sul da farsi.
Per iscriversi al sindacato, basta essere un lavoratore: circa poi la scelta si va a discrezione di preferenza. Sta di fatto che le più grandi associazionismo in materia sono Cgil, Cisl e Uil.
La trattenuta sindacale
Se il lavoratore prende la decisione di iscriversi al sindacato deve comunicarlo al datore, affinché quest’ultimo ponga in essere la corretta procedura di trattenuta sindacale e versamento della quota di iscrizione.
Comunque sia si versa una quota di iscrizione per rimanere all’interno del sindacato stesso e permettergli di ricevere tutela.
Il patronato
Il patronato è un ente riconosciuto dal Ministero del Lavoro che (di norma) gratuitamente si occupa di pratiche previdenziali e di pensione.
Sul territorio italiano sono dislocati molti patronati, proprio per fare sì che il cittadino venga guidato in determinate situazioni.
I patronati quindi si occupano di tutto quello che concerne le pensioni, ma anche di richieste di naspi disoccupazione e reddito di cittadinanza, indennità covid 600 euro.
Assistono altresì il lavoratore extracomunitario nella richiesta del permesso di soggiorno.
A partire dal 1° aprile 2019 i patronati possono per via telematica, seguire la procedura per conto dei dipendenti per il rilascio degli assegni familiari.
Il patronato si paga ?
Il patronato segue le pratiche in maniera gratuita ? Solo per alcune pratiche perché a sovvenzionarlo c’è lo Stato.
Possono però chiedere un compenso per quelle pratiche per le quali non ottengono un rimborso spese dallo Stato.
L’elenco dei servizi gratuiti si è particolarmente ridotto negli ultimi anni, visto i numerosi tagli fatti dai Governi nel tempo.
C’è poi anche da dire che il rapporto tra lavoratore o cittadino che decide di rivolgersi al patronato non ha l’aspetto della continuità che invece rappresenta lavoratore e sindacato (proprio perché lo scopo del lavoratore è quello di partecipare attivamente alla vita del lavoratore per tutelarne i diritti).
Il Caf Centri di assistenza fiscale
I Caf sono Centri di assistenza fiscale. Questo vuol dire che il loro scopo è lo svolgimento di pratiche di natura fiscale.
A riconoscere la portata di questo ente è la legge 413 del 1991, tant’è che essi si iscrivono ad un albo nazionale presso il Ministero delle Finanze.
Il loro scopo è quello di assistere i lavoratori, ma anche gli altri cittadini interessati, su tutto quello che concerne gli adempimenti fiscali.
Questo vuol dire che chiunque può chiedere intervento per procedure concernenti:
- La dichiarazione dei redditi,
- La modello 730,
- Per il modello ISEE,
- Ci sono alcuni servizi erogati dai CAF a titolo gratuito, altri invece, come ad esempio l’elaborazione del 730, sono a pagamento.
Quali sono le differenze?
Le principali differenze fanno dunque capo alla materia e alla continuità del rapporto che si crea tra il lavoratore/cittadino e l’ente stesso.
Per il sindacato questa relazione è assidua e continuativa, in quanto l’ente segue e tutela sia in costanza di lavoro che in seguito alla cessazione.
Circa patronato e CAF il rapporto è sporadico e discontinuo. Ci si rivolge a loro solo nel momento del bisogno per tutto ciò che concerne l’aspetto previdenziale e quello fiscale.
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