Disoccupazione co.co.co. e partita Iva: c’è incompatibilità?
In molti di voi, dopo aver letto il nostro articolo sulla disoccupazione, si sono domandati se anche chi ha la partita Iva può richiederla.
Come saprete, infatti, non è un periodo particolarmente duro solo per chi è un lavoratore dipendente, ma anche per i liberi professionisti, che anzi, sotto molti aspetti, stanno passando un periodo ancora più nero.
Con l’approfondimento odierno cercheremo di fare chiarezza sulle compatibilità tra Partita Iva e disoccupazione dis-coll per i lavoratori co.co.co.
Partita Iva e disoccupazione: quando c’è compatibilità
Nel caso di lavoratori co.co.co. (ovvero i contratti di collaborazione coordinata e continuativa), l’indennità di disoccupazione è incompatibile con la Partita Iva aperta: pertanto se ti trovi in questo caso, sarai costretto a chiudere la Partita Iva se hai intenzione di percepire l’indennità di disoccupazione.
Ovviamente, terminato il periodo in cui si percepisce tale indennità, si può procedere con l’apertura. Diverso il discorso, invece, per quanto riguarda la Naspi: in tal caso non c’è incompatibilità e potrai tenerla aperta.
Tieni in considerazione, però, anche per quanto riguarda quest’ultimo caso, che c’è un limite annuo di reddito percepito con il lavoro autonomo da comunicare all’INPS: nel caso in cui non procediate con questo adempimento, rischiate di perdere la disoccupazione!
Co.co.co. come prendere la disoccupazione
Per prendere la disoccupazione definita Dis-coll per i lavoratori co.co.co., devi rispondere ai seguenti requisiti:
- Devi essere iscritto alla Gestione separata in via esclusiva;
- Devi possedere almeno 3 mensilità di contribuzione;
- Al momento della presentazione della domanda, non devi essere titolare della Partita Iva.
Non rileva, pertanto, che anche se hai la Partita Iva essa sia silente – ovvero non hai percepito redditi – non devi avere comunque la Partita Iva aperta, pena l’esclusione dalla disoccupazione.
Disoccupazione Dis-coll e nuova apertura Partita Iva: quali i requisiti
Se già sei beneficiario di disoccupazione Dis-coll e vuoi aprire la Partita Iva, puoi farlo. Per non perdere la Dis-coll, però, occhio! Il tuo reddito annuo, infatti, non può superare i 4.800 € annui.
Entro 30 giorni, inoltre, sarai tenuto a dichiarare il reddito presunto all’INPS e comunicare l’inizio dell’attività. Aprendo la Partita Iva, anche se non dovessi superare i 4.800 € annui, la Dis-coll subirà una riduzione dell’80%.
Naspi e Partita Iva: cosa dovete fare
Gli adempimenti previsti per i co.co.co., valgono anche per la Naspi spettante ai lavoratori dipendenti, qualora decidano di aprire la Partita Iva. Le relative comunicazioni possono essere fatte anche online direttamente dal sito dell’INPS, utilizzando il modulo Naspi: in tal caso è necessario possedere il PIN dell’INPS, oppure l’identità unica digitale Spid.