Invalidità civile e assegno di accompagnamento
L’indennità di accompagnamento consiste in una somma di denaro che viene corrisposta agli invalidi civili totali, allo scopo di permettere loro di garantirsi la presenza costante di un accompagnatore nella loro vita quotidiana.
Gli invalidi civili totali sono persone che hanno un’invalidità riconosciuta, totale e non reversibile, del 100%. L’invalidità può essere fisica oppure psichica e comunque fa sì che il soggetto non sia in grado di compiere i normali atti della vita quotidiana senza un accompagnatore.
I normali atti della vita quotidiana consistono nella deambulazione, preparazione autonoma e consumazione dei pasti, nella possibilità di mantenere l’igiene del proprio corpo e del luogo dove si vive, nonché nella possibilità di interagire e relazionarsi con altri.
Laddove un soggetto non riesca a compiere questi atti della vita di tutti i giorni, ha diritto ad un accompagnamento, cioè alla persona che possa costantemente seguirlo nel corso della sua vita.
Vediamo innanzitutto quali sono le caratteristiche di questo sussidio sociale che è l’indennità di accompagnamento.
Per prima cosa notiamo che esso non è cumulabile con altre indennità, come può essere ad esempio l’indennità di disoccupazione. Non è subordinata ad un determinato limite di reddito, vi si ha diritto per il solo fatto di essere invalidi civili totali. Non dipende neppure dall’età del soggetto (anche un ventenne, se invalido civile totale, la può richiedere) e neppure dalla composizione familiare; non solo, ma l’indennità è corrisposta anche in caso di svolgimento di attività lavorativa e non è reversibile, quindi non viene trasmessa in eredità alla morte.
Quali i requisiti per richiedere l’indennità ?
Quali sono i requisiti che bisogna rispettare per chiedere ed ottenere l’indennità di accompagnamento ?
Abbiamo detto che tale indennità è riconosciuta ad invalidi civili al 100%, cioè colui che non può deambulare, che non può compiere gli atti normali della vita quotidiana.
Il soggetto richiedente deve risiedere in Italia, deve essere cittadino italiano, ovvero cittadino dell’Unione Europea o extracomunitario con permesso di soggiorno. Infine, il richiedente non deve trovarsi alloggiato in una struttura sanitaria a spese dello Stato (ma questo non esclude ovviamente che l’indennità viene corrisposta se il soggetto viene ricoverato in ospedale).
Per poter validamente richiedere la domanda per l’indennità di accompagnamento, è necessario richiedere il certificato medico al dottore generale. Tocca al medico di base valutare il grado di invalidità, la diagnosi deve contenere l’indicazione che il richiedente, constatato il fatto che non è in grado di deambulare e compiere atti della vita quotidiana, ha bisogno di assistenza continuativa.
Quando si ha ottenuto il certificato medico è possibile presentare la domanda, solo ed esclusivamente in via telematica. Si può accedere al servizio di presentazione della domanda dal sito dell’INPS usufruendo del proprio Pin utente, andando su Servizi on line, servizi per il cittadino e Invalidità Civile.
Oppure è possibile inviare la domanda, sempre telematicamente, presso i Patronati e le associazioni per i disabili.
Minorenni e indennità di accompagnamento
Anche i minorenni, in quanto e se soggetti invalidi civili totali, hanno diritto a ricevere l’indennità di accompagnamento che come tale, abbiamo visto, non è sottoposta ad alcun limite rispetto all’età del richiedente.
Inoltre il minorenne invalido civile totale non è tenuto a compiere domanda quando raggiunge la maggiore età, in quanto l’indennità gli viene riconosciuta in maniera automatica, senza dover presentare una domanda diversa rispetto a quella presentata quando era minorenne.