Quando vedremo i versamenti della cassa integrazione nei nostri conti correnti ?
E’ sicuramente sfumata la data del 15 aprile 2020, inizialmente indicata da fonti governative. Infatti le banche non sono ancora disponibili ad anticipare il pagamento della cassa integrazione.
Questa situazione ha creato un forte disagio ai lavoratori privi di sussidi che dalla chiusura delle fabbriche si trovano chiusi da marzo in casa per il periodo di isolamento dalla pandemia dal coronavirus.
Vediamo insieme perché i tempi non saranno brevi e si arriverà a fine aprile per vedere i primi accrediti.
Quanti tipi di Casse Integrazioni esistono ?
La cassa integrazione guadagni è un ammortizzatore sociale e consiste nel versamento da parte dell’INPS di denaro in favore del dipendente il cui datore di lavoro ha ridotto la busta paga.
Come sappiamo esistono diverse tipologie di Cassa Integrazione.
La cassa integrazione guadagni ordinaria ovvero CIGO
La Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria CIGO consiste nel versamento da parte dell’INPS di una somma di denaro in favore dei lavoratori la cui retribuzione è diminuita per effetto di una riduzione dell’attività lavorativa dovuta a una temporanea difficoltà di mercato dell’azienda o ad altri eventi temporanei.
Interessa principalmente l’industria e l’edilizia, tutte indipendentemente dal numero di dipendenti. L’azienda può decidere di anticipare la “cassa integrazione” direttamente con versamento proprio in busta paga, oppure far pagare l’INPS con suo accredito.
Con l’emergenza coronavirus e ai sensi del Decreto legge 17 marzo 2020 n. 18 su richiesta del datore di lavoro è possibile autorizzare il pagamento diretto al lavoratore, senza che il datore di lavoro debba comprovare le difficoltà finanziarie dell’impresa.
Cassa integrazione guadagni straordinaria CIGS
La straordinaria riguarda invece i casi di ristrutturazione aziendale o crisi aziendale di particolare rilevanza per il settore o il territorio. L’accesso alla CIGS è soltanto per le imprese che abbiano una forza lavoro di più di 15 lavoratori nel semestre precedente la domanda di cig straordinaria.
Cassa integrazione in deroga covid 19 CIGD
Con il decreto Cura Italia (decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18 in vigore dal 17 marzo scorso) è tornata la CIG in deroga.
L’articolo 22 del decreto legge n. 18 del 2020 subordina la concessione della CIGD alla stipula di un accordo quadro regionale attribuendo il compito di riconoscere i trattamenti di integrazione salariale in deroga.
Riguarda tutte le aziende escluse dalle altre tipologie di cig e che quindi non rientrano nelle altre casistiche.
Necessita dell’accordo quadro della regione, anche se il pagamento è esclusivamente diretto da parte dell’INPS.
Fondo d’Integrazione Salariale FIS
Come per la CIG l’assegno della FIS è legato alla riduzione dell’attività lavorativa tipiche della CIG con le durata tipiche della CIGO e CIGS.
Come per la CIG la ditta può optare per il pagamento anticipato oppure diretto da parte dell’INPS.
Fondo d’Integrazione Salariale FIS per le aziende del terziario con più di 5 dipendenti.
Lo scoglio dell’accordo con i sindacati e la procedura
Le procedure CIG sono rallentate dalla fase preliminare con i sindacati. Dopo che è stata esperita la procedura sindacale si può presentare telematicamente la domanda all’INPS.
Dopo che è stata inviata la domanda occorre aspettare che l’INPS autorizzi la cig.
Quando arriva l’autorizzazione, bisogna inoltrare un altro invio telematico, indicando l’elenco dei lavoratori e gli IBAN.
Il down del sito inps
Il sito dell’INPS è stato bloccato (data breach) per la contemporanea presenza delle domande bonus 600 euro, con rallentamento degli inserimenti delle cig.
Particolarità della cassa integrazione covid-19
Per la Cassa integrazione covid in deroga la domanda va presentata sui siti web delle regioni.
Anche questa fase ha provoca rallentamenti per via del ritardo nell’attuazione degli accordi quadro regionali previsti dal decreto cura italia.
Il ddl di conversione del decreto legge n. 18/2020, ha rettificato stabilendo che non serve il sindacato per avere la cassa integrazione. Non si applicano le norme su informazione, consultazione ed esame congiunto sia per la cassa integrazione ordinaria (CIGO) sia per quella in deroga (CIGD)
Ultime novità dal Governo
L’assegno di cig anticipato direttamente dall’azienda (circa 50%) arriverà quindi subito nelle tasche dei dipendenti, mentre se pagata direttamente dall’Inps andrà ben oltre il 15 aprile (parliamo ancora di un paio di settimane).
Il governo precisa che «30 giorni dalla ricezione della domanda» è comunque un tempo accettabile contro «i tempi ordinari per il pagamento della Cassa integrazione normalmente di 2-3 mesi».
Si dovrà attendere anche per la cassa integrazione in deroga di competenza delle regioni.
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