Decreto rilancio, novità in arrivo a maggio

Decreto rilancio, novità in arrivo a maggio

Aggiornamento sul Bonus decreto Maggio: nuove modalità di erogazione

Doveva chiamarsi decreto Aprile, poi decreto Maggio, ora siamo decreto Rilancio

Con il nuovo decreto in arrivo a maggio per dar fronte all’emergenza cambia la portata del bonus iniziale di 600 euro in talune circostanze.

Pur non cambiando i requisiti per richiederlo, il governo ha deciso di aggiungere dei paletti oggettivi cui il lavoratore deve vantare e che verranno controllati dall’INPS in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate.

Andiamo ad esaminare le novità. Il decreto rilancio ha nelle linee un allargamento della platea dei beneficiari.

Titolari di partita IVA

Occorre avere in primis una partita IVA attiva alla data di entrata in vigore del decreto Maggio, bisogna essere iscritti alla Gestione separata INPS e non essere titolari di trattamento pensionistico diretto.

Al contempo il soggetto interessato deve poter dimostrate di aver subito una riduzione del reddito di almeno il 33% rispetto allo stesso bimestre del 2019.

CO.CO.CO.

Anche i collaboratori coordinati e continuativi hanno diritto ad un’indennità di 1.000 euro.

Circa i requisiti, essi devono essere iscritti alla Gestione separata e non beneficiare di trattamento pensionistico diretto.

Il contratto di lavoro cui sono sottoposti non deve avere una scadenza oltre il 31 dicembre 2020 o non deve cessare entro la data di entrata in vigore del decreto maggio.

Lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’AGO

Stesso discorso dei 1.000 euro vale per i lavoratori autonomi iscritti all’AGO.

Tali lavoratori, oltre ovviamente al fatto che devono essere iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto, né iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.

Gli stessi devono aver cessato la propria attività o aver ridotto di almeno il 33% del fatturato o corrispettivi del secondo bimestre 2020, rispetto al 2019.

Lavoratori stagionali del settore turismo

Il bonus di 1.000 verrà erogato anche ai lavoratori stagionali del settore turismo.

Requisiti necessari per ottenere l’indennità ne anche gli stessi abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del decreto Maggio.

Non bisogna essere detentori di pensioni, né aver firmato un contratto di lavoro dipendente, alla data di entrata in vigore del decreto Maggio. Non bisogna essere detentori di disoccupazione NASPI, sempre alla data di entrata in vigore del decreto Maggio.

Le stesse regole valgono per i lavoratori in somministrazione, impiegati presso imprese utilizzatrici operanti nel settore del turismo.

Lavoratori stagionali degli stabilimenti termali

Come per il settore turismo anche per i lavoratori dipendenti stagionali degli stabilimenti termali l’indennità riconosciuta è di 1.000 euro.

Tali soggetti devono aver cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1°gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del decreto maggio.

Non devono essere titolari di pensione, né aver contratto nuovo rapporto di lavoro. Non devono altresì godere disoccupazione NASPI, alla data di entrata in vigore del decreto maggio.

Lavoratori stagionali e lavoratori intermittenti

Per i lavoratori stagionali e quelli intermittenti invece non solo resta il bonus a 600 euro come il mese di aprile ma restano anche i medesimi requisiti previsti il mese scorso.

Tali soggetto non devono aver cessato volontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020. Non devono essere titolari di altro contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, né titolari di pensione.

Lavoratori autonomi

Stessi requisiti del mese precedente nonché sempre bonus da 600 euro per i lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.

Circa i requisiti, essi devono essere stati detentori di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del c.c. da gennaio 2019 a febbraio 2020.

Non devono aver contratto nuovo rapporto di lavoro dopo il 23 febbraio 2020, e non devono essere titolari di pensione.

Incaricati alle vendite a domicilio

Per gli incaricati alle vendite a domicilio, disciplinati all’articolo 19 del decreto legislativo n. 114/1998, il nuovo decreto Maggio ha previsto un bonus per i mesi di aprile e maggio, pari a 600 euro per ciascun mese.

Il legislatore ha stabilito che possono avere accesso all’indennità tutti coloro che:

  • Sono titolari di partita IVA attiva
  • Sono iscritti alla Gestione Separata, alla data del 23 febbraio 2020
  • Non sono iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie,
  • Hanno un reddito annuo 2019 massimo di euro 5.000,
  • Non hanno sottoscritto altro contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato,
  • Non percepiscono pensione.

Lavoratori dello spettacolo

Per i lavoratori dello spettacolo il nuovo decreto Maggio ha previsto un bonus per i mesi di aprile e maggio pari a 600 euro da percepire per ciascun mese.

Tali soggetti devono risultare iscritti al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo.

Devono altresì vantare almeno 15 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo, senza però superare i 35.000 euro di reddito.

Ovviamente non devono percepire pensione e non devono aver contratto nuovo rapporto di lavoro dipendente alla data di entrata in vigore del decreto maggio.

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